La bella e antica città di Lucca si trova in Toscana, nella zone nord-occidentale, è attraversata dal fiume Serchio e ricopre la piana tra il monte Serra e il monte Pizzorne.
Di origine etrusca ebbe insediamenti romani già dal 180 a. C. di cui restano vestigia nell’architettura della piazza elittica dell’anfiteatro nata sull’antico anfiteatro romano, anche il Foro di piazza San Michele richiama l’influenza romana anche se oggi la piazza è dominata dalla splendida e candida chiesa dedicata al Santo. Le vie del centro storico richiamano l’antico cardo e il decumano e corrispondono alle attuali via Fillungo-Cenami e via S. Paolino-Roma-Santa Croce.
Lucca è circondata da possenti e bastionate mura la cui prima cinta risale all’poca romana. Nel medioevo e grazie alla presenza nella chiesa di San Martino del Volto Santo, una veneratissima reliquia che rappresenta il Cristo crocifisso dagli occhi stranamente quasi vivi,fu anche una tappa dei pellegrini che andavano da Roma a Canterury trovandosi sulla via Franchigena.
Le mura descrivono un perimetro di 4.233 metri e racchiudono il centro storico, sono intere e offrono una ombreggiata passeggiata sotto i possenti alberi che fiancheggiano il viale soprastante. Tra le curiosità sulle mura si incontra la “casa del Boia” e si intravede un pregevole giardino botanico
La città antica è rimasta intatta con molteplici chiese medioevali di pregiatissimi stili architettonici, con le sue innumerevoli torri e campanili e i magnifici palazzi rinascimentali.
Tra le chiese più eleganti e pregevoli si annovera il duomo di San Martino, la chiesa di San Michele, la chiesa di San Frediano.
La facciata di San Martino e preceduta da un elegante nartece al quali si accede attraverso tre grandi archi, la facciata esterna è in stile Romanico lucchese con marmi policromi. Nella lunetta collocata sopra l’ingresso della navata destra ci sono le statue che rappresentano di San Martino. Tra le curiosità un labirinto scolpito su una delle pietre del pilastro alla base del campanile che è affiancato da una iscrizione che ricorda Teseo e Arianna.
L’interno è a croce latina e vi troneggia la cappella del Volto Santo. Una pregevolissima opera è il monumento funebre di Ilaria del Carretto, un’opera scultorea di Jacopo della Quercia del 1406 che ricorda la giovanissima moglie di Paolo Guinigi in occasione della prematura morte della bellissima e amata sposa.