L’antica Persia è ancora presente in Iran nella grande indimenticata città di Persepoli la Capitale dell’Impero del grande re Dario. Vi si arriva attraverso il deserto e la si incontra dopo l’oasi di Shiraz.
Persepoli si erge su un blocco di montagna che è stato livellato e si accede attraverso la scalinata che culmina con la fantastica Porta di Serse che domina la vallata e dimostra tutta la grande potenza dei re persiani.
Il colore giallo ocra domina la scalinata che è costruita con blocchi di pietre locali e che fa entrare nella capitale di Dario dove dovevano venire ogni anno i rappresentanti dei popoli sottoposti alla sua dominazione.
Lo splendore del passato appare tra le rovine, ecco La processione degli Immortali con i suoi diecimila guerrieri, che venivano sostituiti non appena ne moriva uno, in modo da restare sempre in 10 mila, poi l’infinito piazzale della sala dalle cento colonne di cui restano solo le basi, scavate nella pietra. E anche re Dario seduto su un baldacchino sostenuto dai popoli sudditi e seguito dal figlio, l’erede Serse con intorno a loro le fisse teste di cavallo e tori di pietra, immobili ed eterne.
Infine la Processione delle Nazioni, splendidi bassorilievi tutti scolpiti nella balaustra della piattaforma su tre metri in altezza e su tre lunghe file, alternate da una fascia di fiori di loto.
I sudditi recano in dono i prodotti più preziosi, spezie, sete, ori e animali e infine una leonessa con i suoi due cuccioli.