Beirut, città antichissima, fu fondata dai fenici intorno al terzo millennio a.C. La chiamarono Berytos e nella sua lunga storia fu assira, egiziana, babilonese, persiana, greca e romana. Ogni popolo le lasciò in eredità un po’ di cultura, ma anche distruzioni e ricostruzioni. La città fu segnata e ferita fino al 636 quando gli arabi la conquistarono. Divenne uno dei centri principali dell’Impero islamico, ma nel sec. 10°fu conquistata dai crociati e incorporata nel regno di Gerusalemme.
Nei sec. 14° e 15° venne saccheggiata dalle flotte cristiane. Dopo il crollo dell’Impero ottomano (1918), Beirut divenne capitale del nuovo Stato libanese, ma degli anni 1975-90 la città, di fatto spaccata in due, con i quartieri occidentali sotto il controllo musulmano e i quartieri orientali sotto quello cristiano. Nel 1990 la città fu riunificata sotto il controllo dell’esercito il che consentì il rientro della popolazione nella città, ma i danni sono continuati a causa di azioni terroristiche e dall’attacco israeliano alle milizie di Hezbollah del 2006.
La caratteristica di Beirut è quell’essere crogiuolo di culture e religioni alle quali è attaccata e questa miscela arricchisce la città come si può vedere dalle vestigia architettoniche che ancora sono presenti.
Ad es la muraglia d’epoca medievale che circondava Beirut in epoca dei crociati e Mamelucchi, la Gran Moschea Al-Omari che era la Chiesa di San Juan del XII secolo, la Cattedrale Greco- Cattolica di Sant’Elia, la Chiesa Maronita di San Giorgio con le cinque colonne che sono i i resti del cammino romano.
La città, chiamata anche Perla del Medio Oriente merita ancora questo nme per la forza con cui ha saputo risollevarsi ad ogni sventura che l’ha colpita.